Ragusa Oggi

Antonella Viola | Danzare nella tempesta

E’ POSSIBILE PRENOTARE FINO AD UN MASSIMO DI DUE POSTI

Antonella Viola | Danzare nella tempesta

Piazza San Giovanni – Ragusa

Sabato 12 giugno 2021 18:00

conduce Massimo Polidoro

Senza preavviso ci siamo ritrovati immersi in una rivoluzione. E le rivoluzioni sono il mestiere della scienza. Questo è il tentativo di raccogliere la lezione del virus per affrontare il futuro senza paura.

Ogni giorno il nostro sistema immunitario ascolta i segnali provenienti dal nostro corpo e dall’ambiente in cui viviamo. Nel farlo, ci difende dagli attacchi esterni. Il nostro organismo è capace di un’infinita potenzialità: è pronto ad affrontare qualsiasi nemico, codificandolo e costruendo la propria memoria. La stessa memoria che noi abbiamo imparato ad aiutare con i vaccini. Oggi il mondo è colpito da una calamità feroce. Non eravamo completamente ignari quando è arrivata, ma ci siamo fatti trovare impreparati. Di certo, sappiamo che questa pandemia non sarà l’ultima. Di fronte a questa trasformazione epocale le risposte della politica sono spesso dettate dalla paura e dallo sgomento. È difficile per tutti rinunciare non solo alle vecchie abitudini, ma anche alla forma che il nostro stile di vita aveva prima. Ma come possiamo cambiare la nostra postura nei confronti del mondo, che ormai è già cambiato sotto i nostri occhi? Antonella Viola costruisce una mappa per abitare questa rivoluzione e comincia con l’invito a rivolgere lo sguardo dentro noi stessi, per capire la razionalità che muove il nostro organismo. Il nostro corpo è un meraviglioso sistema di comunicazione. Ciascuna parte collabora con l’altra, inviando segnali e traducendoli costantemente. Senza sosta si misura con l’ignoto che viene da fuori e lo affronta. Dobbiamo ricordarci che nessuno di noi può prescindere dagli altri e dall’ambiente in cui vive. Abbiamo la responsabilità di imparare la lezione del virus, perché con sé porta le contraddizioni di un mondo globalizzato che trascura la catastrofe del clima e non si occupa delle disuguaglianze sociali. Per fortuna ad aiutarci c’è la scienza, che da secoli si misura con la realtà e le rivoluzioni non con la lotta, ma con la cautela e la leggerezza.

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