conduce Chiara Scucces
«A Manrico era rimasta una ferita nella coscienza. Quel suicidio lo aveva segnato. Non aveva mai piú dimenticato che davanti a lui non c’erano soltanto sospetti, indagati, testimoni reticenti, potenziali delinquenti, in qualche caso veri assassini. C’erano innanzi tutto esseri umani. E ora spuntava er Farina.»
Sembra un periodo abbastanza tranquillo per il Pm romano Manrico Spinori della Rocca, detto «il contino». A parte gestire una complicata vita sentimentale e tenere a bada la madre ludopatica, ha il tempo di dedicarsi con calma alla sua passione, la lirica. Ma all’improvviso un vecchio caso riemerge dal passato. E rischia di travolgerlo. Una frase buttata lì da un pentito, all’apparenza in modo casuale, produce un piccolo terremoto in procura. Perché a dar retta a er Farina – spacciatore con contatti importanti nella malavita organizzata – dieci anni prima il dottor Spinori non aveva fatto un buon lavoro occupandosi dell’assassinio di Veronica, escort transessuale d’alto bordo. Del delitto era stato accusato un uomo che, a causa dello scandalo, si era tolto la vita. Le prove erano schiaccianti, eppure, adesso, tutto torna in discussione. Un colpo al cuore per un magistrato attento come Manrico, che diventa ombroso e, nel generale scetticismo, riapre le indagini, scoprendo un intrigo di cui nessuno poteva sospettare. Questa volta, piú del solito, avrà bisogno della sua squadra, un affiatato gruppo di formidabili investigatrici che, per l’occasione, registra anche un nuovo ingresso.